Lettera al Direttore “La Provincia” da easyIT – 27 Settembre 2017
In risposta a "Cronaca di Cremona" del 22 Settembre 2017 - Negozi e Veleni
Caro Direttore,
siamo un gruppo di giovani millenials, ragazzi con l’intento di fornire alle aziende e alle attività commerciali i benefici legati alla digitalizzazione dell’economia.
Vorremmo approfondire l’argomento che avevamo già esposto in una lettera del 13 gennaio 2017, rispondendo adesso anche ad alcune critiche mosse dal presidente di CONFCOMMERCIO pubblicate in un recente articolo su La Provincia in data 22/09/2017 e riguardanti la condizione di crisi delle attività commerciali cremonesi.
L'epoca storica che stiamo vivendo sta portando con sé dei prodotti e delle scoperte in ambito tecnologico che implicano cambiamenti permanenti nella mentalità dei clienti, soprattutto i più giovani.
Saper leggere e cogliere al meglio questa svolta portata dalla 4° Rivoluzione Industriale è indispensabile se si tiene a garantire un futuro alle imprese di piccole-medie dimensioni: non farlo significa non accorgersi di cosa sta succedendo intorno a noi.
Il mondo del digitale è sempre più utilizzato con fini di miglioramento pratico per l’esecuzione di determinati compiti, e un’attività commerciale, così come un’azienda, non è un luogo escluso da questo nuovo modo di compiere azioni e raggiungere obiettivi.
Prendiamo il recente esempio della marca internazionale Diesel, che, nonostante la sua storia e la sua fama, ha capito che per continuare ad esistere c’era la necessità di innovarsi e adattarsi e lo ha fatto, con il suo nuovo store di Milano, dove tavoli da lavoro digitali e display comandati da smartphone raccontano le caratteristiche dei prodotti, creando così una nuova esperienza di shopping interattivo.
Prendiamo, come esempio opposto, la recente crisi dei centri commerciali veneti, dove molti punti vendita (dai nomi come Auchan) sono stati costretti a ridurre i propri budget o addirittura a chiudere, proprio perché non al passo con le nuove dinamiche di commercio che il mondo del digitale sta aprendo.
Ciò mostra il livello generale del problema ed evidenzia la sterilità di alcune critiche, volte anche contro il Sindaco di Cremona, che finiscono con l’avere solo un carattere politico e ideologico.
Inutile dire quanto la mancata informazione sull'argomento sia nociva per i commercianti, i quali, oltre che lamentarsi, magari anche legittimamente, avrebbero però il dovere di informarsi ed attrezzarsi adeguatamente.
Un’attività come può essere un punto vendita qualsiasi, non è slegata dai cambiamenti culturali e sociali che stanno avvenendo al suo esterno e rendersi conto di questo è fondamentale.
Per questo noi, oggi, forniamo, presso il Politecnico di Milano – Polo di Cremona, un servizio consistente in uno sportello gratuito di assistenza e consulenza, effettuato da ingegneri gestionali, con lo scopo di aiutare gli imprenditori a fronteggiare la crescente digitalizzazione del lavoro aziendale.
Perseguire un progetto di marketing integrato sembra ormai essere l’unica via risolutiva per assicurare un futuro di crescita alla propria attività: il che vuol dire sfruttare al meglio tutti i canali di vendita e promozione esistenti (on-line e off-line) e cogliere, volta per volta, le nuove esigenze dei clienti, imparando a comunicare tramite il loro linguaggio.
Se,
al giorno d’oggi, ci sono grandi compagnie di distribuzione on-line come Amazon, dove con un “clic” si può ricevere a casa propria un prodotto nel giro di 1 giorno,
se è possibile visionare dettagliatamente capi di abbigliamento sullo schermo del proprio pc, con dettagli sulla composizione della merce e sui tessuti utilizzati,
ciò significa che esiste una direzione ben definita in cui si sta indirizzando il commercio.
Il fatto che nel 2015 fossero ben 93 i negozi di Cremona chiusi e fotografati con le saracinesche abbassate è un dato di fatto.
Resta da chiedersi quale strada si intende prendere per il futuro.