L’eCommerce va bene per te, ma tu vai bene per l’eCommerce?

Guida tecnica alla realizzazione di un sito eCommerce per piccole e medie imprese.

Gli italiani hanno dato un morso e ci hanno preso gusto.

Costretti in casa per due mesi a causa del lockdown hanno scoperto le gioie (e i dolori) dell’eCommerce e non sono più tornati indietro.

Una rivoluzione

Detta così non fa tanta impressione. Ma è come se tua nonna, che vive al paesello, si fosse trasformata dalla sera alla mattina in una sfegatata e-shopper.

Probabilmente non hai una nonna che vive al paesello, ma immagina la scena.

Lei fa la spesa da sempre nel negozietto sotto casa, del cui proprietario conosce vita, morte e miracoli. Ogni acquisto è un’occasione per scambiare due chiacchiere, raccontare dei figli lontani, sapere come va la salute.

Solo quando il ginocchio le fa troppo male per uscire, tua nonna si concede il lusso di fare la spesa per telefono. E anche quella è l’occasione per chiacchierare con il ragazzo delle consegne e magari offrirgli un caffè.

Per un qualche motivo, tua nonna è venuta a vivere a Milano con te, che sei un vero nativo digitale (non abiti a Milano e non sei un nativo digitale? Ok, facciamo finta): come dire che piomba in un altro mondo.

Tu, infatti, compri online praticamente tutto (libri, vestiti, piante, mobili e persino pesci rossi); ti sposti con il car sharing e usi lo smartphone per sbloccare la macchina; nei negozi paghi con un orologio; ordini la cena su Glovo.

Ogni mattina tua nonna apre la porta e ritira un pacco per te, consegnato in 24 ore grazie ad Amazon Prime.

Lei è stranita. Le mancano le chiacchiere con il negoziante. Cerca di scambiare due parole con il corriere, ma quello ha fretta e decine di consegne da fare.

In preda allo sconforto inizia a parlare da sola e all’improvviso sente una voce in casa: è Alexa che risponde. Colta alla sprovvista, si spaventa, cade, si rompe una gamba ed è costretta a letto per settimane.

Impossibilitata a muoversi, cosa fa? Compra online ciò di cui ha bisogno, scoprendo i vantaggi dell’e-commerce. Finisce che ogni giorno arrivano a casa pacchi sempre più grandi, ma questa volta tutti indirizzati a lei e non a te.

(Ora che ci penso, questo potrebbe essere un buon soggetto per un video comico sulla rivoluzione digitale causata da un virus 😊).

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Il boom dell’e-commerce

Ma c’è poco da scherzare. I dati parlano chiaro: il numero di “e-consumatori” è triplicato rispetto ad un anno fa e, secondo le ultime ricerche, la frequenza di acquisto online in Italia è cresciuta del 79% dopo il lockdown.
Significa che il balzo dell’eCommerce non solo non si è fermato dopo la prima riapertura, ma ha continuato a crescere (complici anche gli stop & go provocati dalla pandemia).

Il volume delle transazioni online in 12 mesi è cresciuto del 15,4% (il 7% solo durante il primo lockdown), mentre la richiesta di prodotto è aumentata del 10%. Non solo. Finito il confinamento, gli italiani hanno iniziato ad esplorare nuove categorie di acquisto online: il 36,4% ha deciso di acquistare prodotti che prima comprava solo in negozio.

In breve, agli italiani l’esperienza di acquisto online è piaciuta e piace molto, se è vero che il tasso di soddisfazione a settembre era dell’8,5 su una scala da 1 a 10.

Infine, il 49% dei consumatori vorrebbe poter ordinare a distanza e ricevere a casa; il 43% ritirare rapidamente nello store la merce comprata online; il 33% pagare solo con carte o smartphone.

Presente e futuro

Non è solo una questione di come/dove comprare: è un cambiamento epocale di mentalità dal quale non si torna indietro perché riguarda tutto il mondo.

Il 2020, infatti, ha visto una crescita del 31% degli acquisti online di prodotto, un dato che segna l’incremento annuo più alto di sempre (+5,5 miliardi di euro) raggiungendo quota 23,4 miliardi di euro, tanto che nel 2020 il valore degli acquisti online di prodotto nel mondo ha raggiunto i 2.600 miliardi di euro (+16% circa sul 2019). Molti dei quali spesi con il telefonino: l’eCommerce B2C da smartphone sfiora ormai  i 15,7 miliardi di euro in Italia.

Insomma, l’eCommerce rappresenta il presente e il futuro del business, soprattutto per le piccole e medie imprese italiane, il cui sito web è la porta attraverso la quale raggiungere anche i mercati esteri altrimenti off limit.

Ma l’eCommerce non è per tutti!

Se pensi che ti stia dicendo queste cose per convincerti che è giunto il momento anche per te di aprire un eCommerce, ti sbagli: il commercio elettronico non è per tutti; non è semplice; e non è economico.

Certo, la vendita online è uno strumento potentissimo che permette di ottenere clienti ovunque, in Italia e nel mondo. Ma devi sapere che aprire un eShop è molto complesso tecnicamente e richiede grandi risorse iniziali, non diversamente da un negozio fisico.

Anche se il negozio è virtuale, non lo sono le spese: eventuale affitto di un locale, bollette, tasse, pubblicità, eventuali dipendenti, acquisto di prodotti, corrieri, gestione magazzino. Ed è anche peggio perché il negozio online è aperto h24, 365 giorni l’anno.

Non solo risorse: servono anche strategia giusta, persone competenti e tempo per mandare tutto a regime.

Durante il lockdown, alcuni eCommerce si sono trovati a gestire una domanda 10 volte superiore nella fase Covid, con enormi difficoltà nella logistica, carenza di prodotti e impossibilità di recapitare la merce. E specialmente i retailer medio-piccoli si scontrano con i costi troppo elevati, sottovalutazione di molti aspetti della logistica, mancanza di competenze, marketing inadeguato o investimenti insoddisfacenti.

L’eCommerce è una cosa seria

Vista l’esplosione del commercio elettronico, forse anche tu sei tentato di iniziare l’avventura delle vendite online per cogliere questa grande opportunità. Se vuoi approfondire l’argomento e capire se questa è davvero la strada giusta per te, scarica la guida nella quale spiego le opportunità e i rischi di un negozio online.

Perché non si può improvvisare. Oggi, il sito web è una delle prime fonti di guadagno per un’azienda e per questo motivo è necessario che ogni singolo tassello della strategia funzioni perfettamente.

Un sito eCommerce all’altezza della situazione, che abbia ottime probabilità di successo e aiuti l’impresa non solo a ripartire ma ad evolversi e a crescere, deve poggiarsi su tre pilastri:

  1. tempo – devi sapere che occorre almeno un anno per portarlo a regime

  2. propensione al cambiamento – è un modo di fare business nuovo e diverso; se non sei disposto a modificare il modo in cui lavori e organizzi la tua impresa, il sito e-commerce non ti porterà alcun vantaggio e sarà solo uno spreco (di tempo e soldi). La pandemia del Covid dovrebbe averti insegnato che non si può continuare a fare «come si è sempre fatto»…

  3. budget – devi investire denaro proprio come se volessi aprire un negozio fisico. Il digitale non è gratis.

Una guida per le basi dell'eCommerce di successo

Ora che conosci le opportunità ma anche le problematiche legate al commercio elettronico, sei ancora convinto di voler aprire un negozio online? Allora scarica la guida che ho preparato per te.

Io sono consulente e innovation manager. Con easyIT dal 2015 affianco le piccole e medie imprese italiane costruendo strategie su misura per aiutarle nell’innovazione digitale e programmando l’accesso ai bandi pubblici finalizzati alla realizzazione di progetti per l’e-commerce.

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